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I diritti non stanno zitti 

Dal basso…..

 

Facciamo seguito ai primi momenti di confronto del 5 dicembre 2014 e dello scorso 11 febbraio quando ci siamo proposti di incontrarci nuovamente verso fine marzo.

Nel frattempo, come era prevedibile, sono maturate situazioni che non escludono possibili elezioni anticipate regionali già questo autunno, e sicuramente quelle comunali il prossimo anno.

Premesso e ribadito che il Comitato Acqua Pubblica Torino non intende promuovere e tanto meno partecipare ad alcuna Lista elettorale, a nessun livello istituzionale, si rafforza invece l’interesse e l’impegno per capire come costruire nella nostra realtà un percorso capace di unificare le diverse vertenze aperte sui temi dei beni comuni, dei servizi pubblici locali e della democrazia di prossimità, promuovendo un'analisi sul sistema “comunità locale” e una piattaforma condivisa di obiettivi intorno ai quali favorire la partecipazione diretta dei cittadini e la riappropriazione sociale dei beni comuni, dei servizi pubblici locali, di una nuova economia sociale territoriale, di una reale democrazia di prossimità.

Vi proponiamo perciò di incontrarci nuovamente

Martedì 31 marzo alle ore 21

Al Caffè Basaglia – via Mantova 34 Torino

per dare continuità alle precedenti assemblee allo scopo non di puntare all’autocandidatura dei movimenti nelle istituzioni, né di sostenere questa o quella lista elettorale.

Continuiamo a pensare che l'azione dei movimenti debba promuovere un salto di qualità, che ci permetta di fare collegamenti tra le varie rivendicazioni, arrivando ad una piattaforma di obiettivi riconosciuti che vadano in direzione di una riappropriazione sociale dei beni comuni.

 

Riproponiamo quindi alcuni filoni di ragionamento che ci sembra siano stati accettati

1. Le risorse economiche dei comuni: quali alternative ai tagli dei trasferimenti statali, di fronte del debito, al patto di stabilità, alle politiche di privatizzazione dei servizi pubblici locali che impediscono le funzioni di indirizzo e controllo politico dei consigli comunali?

2. Il territorio urbano come risorsa: troppe volte le opposizioni a scelte sbagliate si sono manifestate in modo tardivo e perciò scarsamente efficace. Questi ritardi derivano dall'incapacità dei movimenti di prevedere gli sviluppi delle politiche di appropriazione del territorio. Incapacità che deriva, forse, dalla non piena comprensione del ritrovato ruolo della rendita fondiaria nei processi dell'economia capitalistica.

Ha senso pensare oggi ad un'urbanistica dal basso? A un nuovo Piano Regolatore? A un Laboratorio di cittadinanza ? – formato da un certo numero di cittadini -  al quale chiunque voglia avere a che fare con il Comune debba rivolgersi, come primo passo, per illustrare le proprie proposte e  poter accedere poi alle istanze politiche ed amministrative comunali. Ad esempio: l’imprenditore (economico, culturale,  sportivo ecc) prima di rivolgersi al Sindaco, assessori e funzionari, dovrebbe informare semplicemente il Laboratorio dei suoi progetti, in modo che i cittadini li conoscano prima che vengano tradotti in atti amministrativi formali (delibere, concessioni, ecc) e non dopo, quando è praticamente impossibile revocarli

3. Per una democrazia reale di prossimità: i Beni Comuni non sono tali se la loro gestione non è partecipativa. Non basta infatti che siano pubbliche la proprietà e gestione di acqua, sanità, conoscenza per evitare le note e pessime esperienze di sprechi e malgoverno. Quali sono gli strumenti per una reale gestione partecipativa dei cittadini, che non si risolva in commissioni/osservatori/comitati di sorveglianza che valgono come rassicurazione psicologica ma non permettono di incidere davvero nelle scelte?

4. I soldi per la politica, non la politica per i soldi : le forme di autofinanziamento praticate dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sono state prese ad esempio dal Movimento spagnolo Podemos che le ha inserite nel proprio programma elettorale.

Perché non qui?

Su questi punti abbiamo predisposto la scheda allegata che vi riproponiamo come base di discussione aperta a ogni contributo. Vorremmo giocare la partita della gestione del territorio, dei servizi, delle risorse, su un campo diverso da quello che finora ci è stato imposto. Non più quello dove il gioco ha regole scritte da pochi per l’interesse di pochi, ma un terreno dove i giocatori sono tanti e hanno consapevolezza di essere tali… e le regole le scrivono loro!

Parliamone in modo concreto e approfondito il prossimo martedì 31 marzo alle ore 21, al Caffè Basaglia –via Mantova 34 . Torino.

I Comitati Acqua Pubblica Torino e TorinoSud, Attac Torino