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Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

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Un’altra frenata alla gestione mercantile dell’acqua

Il Consiglio comunale di Torino riprende in mano il governo della nostra acqua

Giovedì 31 marzo il Consiglio Comunale di Torino ha preso atto che da qui al 2033 SMAT investirà 1 miliardo e mezzo di euro nel Sistema Idrico Integrato di Torino metropolitana, finanziato per il 70% dalla tariffa e con l’emissione di obbligazioni per 100-150 milioni di euro.

Il Comitato Acqua Pubblica di Torino aveva ravvisato fin dall'inizio di questo programma, gravi inadempienze normative e concreti pericoli:

 

- I Comuni, proprietari al 100% di SMAT, non sono stati minimamente coinvolti nelle scelte

- Il Piano non è stato redatto in maniera integrata con la VAS - Valutazione Ambientale Strategica degli effetti ambientali da esso generati e quindi le priorità degli interventi previsti non sono per nulla messe in relazione con la valutazione degli aspetti ambientali, primo fra tutti lo stato quantitativo e qualitativo della risorsa acqua

- Trascurata la salvaguardia della risorsa acqua, della sua qualità e la riduzione dello spreco idrico (162.000.000 di metri cubi d’acqua prelevati e non usati nel 2013, ultimo dato disponibile)

- SMAT privilegia le grandi opere invece degli interventi di tutela della falda, delle fonti di captazione e della manutenzione delle reti,

- L’eccessivo indebitamento di SMAT potrebbe ricadere sui Comuni Soci che non sarebbero in grado di farvi fronte a causa delle loro difficoltà di bilancio e verrebbero così “indotti” a vendere ai privati le loro quote azionarie di SMAT

- Forte aumento delle tariffe dell’acqua.

I gruppi consiliari 5 Stelle e SEL si sono fatti carico di questi problemi, li hanno tradotti in emendamenti alla Delibera chiamando in causa la responsabilità soggettiva di ciascun consigliere comunale e del Sindaco. La delibera è stata quindi rinviata e modificata non tanto purtroppo sulle scelte prioritarie ma ripristinando però il potere di controllo del Consiglio Comunale il quale

- ha dato mandato al sindaco di “approvare il Piano solo dopo che saranno presentati tutti i documenti richiesti dalla normativa vigente, ivi compresa la Valutazione Ambientale Strategica;

- e ha deliberato al punto 1 bis) di convocare, semestralmente, la Società “SMAT S.p.A.”, presso le competenti commissioni consiliari della Città di Torino, al fine di relazionare:

a) sullo stato di realizzazione degli interventi di grande infrastrutturazione previsti nel Piano d'Ambito aggiornato (periodo 2016-2033) .....evidenziando per ciascun intervento infrastrutturale le forme di finanziamento utilizzate a copertura, nonché l’incidenza dell’autofinanziamento da tariffa;
b) sullo stato di applicazione dell’Art. 95 del Dlgs 3 aprile 2006 n. 152 (misurazione dei prelievi idrici) e del Regolamento regionale 15/R dell’11.12.2006 (aree di salvaguardia) a tutela e risparmio della risorsa idrica.


A piccoli passi verso la democrazia dell’acqua
riducendo il danno della sua attuale gestione ancora mercantile.

Continua l’impegno del Comitato Acqua Pubblica Torino

per la proprietà e gestione interamente pubblica, partecipativa e senza scopo di lucro

dell’Acqua Bene Comune

Torino, 31 marzo 2016

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