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Da "il manifesto" del 17 marzo 2012

QUI TORINO

Servizi pubblici locali, comitati contro tutti

Mariangela Rosolen

Il centrosinistra ha votato la delibera che liberalizza tutto, e i referendari provano a bloccarla


Bogia nen, la battaglia dell'Assietta del 1747Solo chi non conosce il torinese pensa che bogia nen stia per passivo, pavido, rinunciatario. È esattamente il contrario: nella battaglia dell'Assietta (1747) i soldati piemontesi obbedirono all'ordine bogia nen : non si mossero, resistendo per cinque ore all'invasore francese, costringendolo alla ritirata con gravi perdite e creando così le condizioni per la formazione dello Stato sabaudo. Con analoga determinazione il movimento per l'acqua pubblica di Torino - che più lontano di così non potrebbe essere da una formazione militare - tiene testa alla privatizzazione dei servizi pubblici locali in un contesto economico-politico di puro liberismo: non solo due ministri e un sottosegretario del governo Monti provenienti dalla maggiore banca torinese, IntesaSanpaolo, non solo il Comune di Torino prima grande città italiana ad applicare l'art 4 cancella-referendum della manovra di ferragosto, ma anche un Consiglio comunale privo di una sia pur minima voce di sinistra che non siano i due eletti del Movimento 5 Stelle.
Eppure indietro non si torna, hanno detto i 386.099 Bogia nen torinesi con il loro 95,88% di sì. Noi ci sentiamo custodi di quei voti e per questo abbiamo tentato di contrastare in tutti i modi l' approvazione della delibera comunale che avvia la privatizzazione di Amiat-Igiene Urbana, Trm-Inceneritore e Gtt-trasporti locali. E dopo il voto favorevole di tutto il centrosinistra (Pd, Idv, Moderati, Sel) non ci è rimasto che il ricorso al Tar. In poche settimane ci siamo ritrovati con ben 1.385 letterine che sotto le feste un Babbo Natale su apposita slitta ha consegnato in Municipio. La campagna di Obbedienza civile è partita prima ancora che il nostro Comitato la lanciasse ufficialmente. Fin dal dicembre scorso alcuni amministratori di immobili hanno inviato le raccomandate di diffida e reclamo al gestore idrico e all'AATO, facendone avere copia anche a noi. Ora 13 sportelli a Torino e provincia sono a disposizione degli utenti, mentre su www.acquapubblicatorino.org un programma conduce per mano l'utente a praticare l'Obbedienza civile: dal calcolo dell'importo da detrarre dalla bolletta alla compilazione della raccomandata da inviare al gestore, alla disdetta della domiciliazione in banca del pagamento della bolletta stessa. L'altra risposta non può che essere la campagna per la trasformazione di Smat in Ente di diritto pubblico.
* Comitato Acqua Pubblica Torino

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