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Lettera aperta ai Sindaci dei Comuni soci SMAT S.p.A.

che nell’Assemblea del 25 Giugno 2014

hanno votato a favore del Bilancio SMAT 2013


Signor Sindaco,

Il bilancio 2013 della Smat spa è disponibile ai soci, così come previsto dall’art. 2429 del codice civile, durante i quindici giorni che precedono l’assemblea. Lei ha quindi avuto tutto il tempo di prenderne visione. Non riusciamo perciò a spiegarci le ragioni del suo voto favorevole.

- Ha analizzato la situazione finanziaria, economica e il risultato d’ esercizio della sua partecipata?

- L’ha sottoposta all’esame del Consiglio comunale perché – a sensi dell’Art. 42 del TUEL - esercitasse i suoi poteri di indirizzo sulle aziende partecipate, da riportare nell’assemblea dei soci SMAT?

- Ha esercitato le funzioni inerenti il “controllo analogo” in merito all’approvazione del budget, del piano industriale, del piano degli investimenti, dell’indirizzo strategico della società per azioni SMAT ?

 
Da parte nostra ne possiamo parlare solo ex-post, basandoci sul testo che abbiamo potuto visionare parecchi giorni dopo l’assemblea del 25 giugno, e ci risulta che :

 
Le Tariffe : non rispettano ancora l’esito referendario!

-  la “remunerazione del capitale investito” abrogata dal referendum continua ad essere applicata sotto il nuovo nome “oneri finanziari” vera e propria falsità lessicale e di sostanza.

-  la tariffa presa a base per gli aumenti annuali è quella del 2012 che include, come ben noto,  la “remunerazione del capitale investito”  

-  ciò ha comportato un aumento del 16,2% della tariffa 2014 rispetto a quella del 2012.

 La tariffa 2013

Non inganni il dato relativo alla tariffa media di €1,4640/mc. In realtà la tariffa deliberata dall’Ato3 per il 2013 è di € 1,5371, con specifiche riduzioni a favore di certe categorie sociali o territoriali (reddito ISEE, Comunità Montane ecc.).

Il fatturato

Il fatturato è aumentato rispetto al 2012 di ben 62 milioni circa,  conseguenti all’aumento della tariffa e all’iscrizione  di un oscuro ed enigmatico conguaglio su “partite pregresse” ante 2012,  riferite a maggiori riconoscimenti tariffari e maggiori ammortamenti citati nella delibera Ato3 n. 530 del 15/05/14 per complessivi 44 milioni! Tale ulteriore “bastonata” sulle bollette degli utenti verrà loro addebitata in rate a partire dal 2014 fino al 2016.

L’utile

Nella sostanza l’incremento dell’utile da 23 milioni del 2012 a 42 milioni del 2013 è dovuto agli aumenti sulle bollette dell’acqua dei suoi concittadini ai quali, Signor Sindaco,  lei così impone una tassa surrettizia con una modalità che è la negazione della trasparenza del bilancio.

Distribuzione dell’utile

Nella citata assemblea dei soci SMAT del 06/05/2014, lei ha accettato che l’80% dell’utile rimanga in azienda per finanziare gli investimenti e che solo il 20% del dividendo, pari a  € 8.125.515 complessivi,  sia distribuito ai soci,  (contro € 11.634.303 del 2012) Questo minore introito è compensato però dalla riduzione del 50% della bolletta dell’acqua dei Comuni soci, approvata an che dal Suo delegato di Area Omogenea nell’ATO3 Torinese con delibera n. 522 del 20 marzo 2014.

 
Non le è venuto in mente che a fronte di un utile di quell’entità, la prima cosa da fare è la riduzione della tariffa?

Non le pare che sia questa l’ennesima dimostrazione che finché sarà gestita da una Società per Azioni la nostra acqua sarà trattata come una merce dalla quale estrarre profitti e non come un Bene Comune da gestire con trasparenza ed efficienza, con criteri di solidarietà, equità , tutela della risorsa naturale  e dell’ambiente? E che a tal fine la forma giuridica adeguata è l’Azienda Speciale di diritto pubblico? Rispetterebbe l’esito referendario e metterebbe SMAT al riparo dalla privatizzazione.

Grazie dell’attenzione.


Torino, 7 luglio 2014

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